La Igleisa necesita de santos, lo sabemos, y ella necesita también de artistas hábiles y capaces; los unos y los otros, santos y artistas, son testimonio del espíritu que vive en Cristo (Pablo VI Carta a los miembros de la Comisión Diocesana de Arte Sacra. 4 de junio de 1967).
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lunes, 26 de noviembre de 2012
miércoles, 18 de abril de 2012
MAGISTERO PONTIFICIO ED EPISCOPALE SULL’ARTE SACRA

LETTERE
GIOVANNI PAOLO
II, lettera enciclica Redemptoris Mater, 25.3.1987; n. 33, (immagini mariane),
GIOVANNI PAOLO
II, lettera apostolica Duodecimum Saeculum, 4.12.1987; (Concilio Niceno II).
DISCORSI
PAOLO VI
7.5.1964,
discorso agli artisti romani;
20.2.1965,
discorso alla scuola d'arte cristiana Beato Angelico;
martes, 17 de abril de 2012
FONTI NORMATIVE POST-CONCILIARI DELL’ARTE SACRO

Consilium
ad exsequendam Constitutionem de sacra liturgia, Lettera circolare ai presidenti delle
Conferenze Episcopali, "Le renouveau liturgique", 30.6.1965; n. 8; E.V.,
2, n. 398.
CONGREGAZIONE PER IL CLERO
Lettera
circolare ai presidenti delle Conferenze Episcopali, De cura patrimonii historico-artistici
Ecclesiae , 11.
4. 1971 ; E. V., 4, nn. 655-664.
CONGREGAZIONE PER IL CULTO
DIVINO
Principi
e norme per l'uso del Messale Romano, 27.3.1975; E.V., 3, n. 2318, 2335, 2343.
Rito
per l'incoronazione dell'immagine della Beata Vergine Maria, 1982; E.V., 7, nn. 1200-1212.
lunes, 16 de abril de 2012
FONTI NORMATIVE CONCILIARI DELL’ARTE SACRO
CONCILIO NICENO II
Actio VII, 13 oct. 787: Definitio de
sacris imaginibus; Denz. 600-603; Actio VIII, 23 oct. 787: Canones;
Denz. 605-609.
CONCILIO TRIDENTINO
Sessio XXV, 3
dec. 1563: Decretum de invocatione, veneratione et reliquiis Sanctorum, et
sacris imaginibus; Denz. 1821-1825.
CONCILIO ECUMENICO VATICANO II
Costituzione su la sacra liturgia Sacrosanctum
Concilium, 4 dec.1963
n. 111: venerazione delle immagini;
E.V., I, 199;
n. 122: dignità dell'arte sacra; E.V.,
I, 223-224;
domingo, 15 de abril de 2012
PASTORAL PER L’ARTE E PER GLI ARTISIT

Le
strutture necessarie
Anche
la pastorale per l'arte e per gli artisti, come ogni altro settore della pastorale,
se è debitrice nei riguardi di personalità carismatiche, ha bisogno di una rete
uniforme di operatori insediati presso le Curie di ogni diocesi. L'arte e gli
artisti, essendo per definizione liberi, non possono certo obbedire a
direttive. La pastorale per gli artisti, invece, ha bisogno di strumenti per
crescere. Ciò che proponiamo, perciò, è semplicemente una rete nazionale, molto
leggera, ma omogenea, che faccia da supporto, offra aiuti e dia suggerimenti.
Questa rete non è da creare, esiste già: è costituita dagli organismi che si
prendono cura dell'arte sacra e dei beni culturali. Si tratta forse solo di completarla,
di sensibilizzarla e di renderla più vivace e solidale.
sábado, 14 de abril de 2012
QUALIFICAZIONE DELLE INIZIATIVE ARTISTICHE

La
promozione della pastorale dell'arte e degli artisti può avvenire ogni qual
volta una comunità cristana intraprenda qualche iniziativa artistica
riguardante, ad esempio, la conservazione, la creazione (nuove chiese e nuovi
complessi parrocchiali) e l'adattamento del patrimonio architettonico e
artistico.
A
questo proposito i documenti pubblicati recentemente dalla Conferenza Episcopale
Italiana in merito ai beni culturali, alla progettazione di chiese nuove e all'adeguamento
delle chiese secondo la riforma liturgica20 sono
ricchi di indicazioni e attendono di essere divulgati e fatti conoscere. Tali
documenti costituiscono il riferimento naturale anche per i concorsi promossi
dalle diocesi.
viernes, 13 de abril de 2012
INIZIATIVE PER LA CONOSCENZA E LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE
Alcune
iniziative volte alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio artistico
esistente possono essere assai utili per la pastorale dell'arte e degli
artisti.
-
Giornate particolari. La celebrazione annuale del Beato Angelico, il 18
febbraio, recentemente istituita, merita di essere opportunamente valorizzata.
Essa può diventare una valida occasione di incontro e di scambio con gli
artisti. Può diventare la giornata in cui la Commissione diocesana presenta, illustra
e discute pubblicamente il suo bilancio annuale: iniziative realizzate e
programmate.
- Tra
le iniziative particolari vanno inserite la presentazione di interventi di
restauro, l'avvio e il completamento di lavori di rilevanza diocesana, come ad
esempio interventi alla cattedrale, al museo, all'archivio, alla biblioteca
diocesana, la presentazione di concorsi, la inaugurazione di opere d'arte di
particolare interesse.
- In
alcune diocesi la Commissione usa organizzare viaggi di studio per conoscere opere
e autori in Italia e in altri paesi: si tratta di un’iniziativa molto valida.
jueves, 12 de abril de 2012
LE INIZIATIVE DI UNA PASTORALE PER L'ARTE E PER GLI ARTISTI – Iniziative formative
Veniamo
ora a precisare meglio alcune iniziative di cui si è parlato in precedenza in modo
generico.
E'
urgente che le Commissioni diocesane, con la collaborazione dei docenti dei rispettivi
seminari, delle Facoltà civili ed ecclesiastiche e di esperti operanti nelle Istituzioni
pubbliche e private, programmino iniziative formative, ponendo molta attenzione
nell'identificare i destinatari, i programmi, le modalità didattiche.
a)
Quanto ai destinatari è il caso di ricordare che essi sono molto diversificati
e vanno interpellati distintamente.
miércoles, 11 de abril de 2012
GLI AMBITI DI UNA PASTORALE PER L'ARTE E PER GLI ARTISTI - La testimonianza della carità

Come
la storia della Chiesa insegna, i luoghi in cui la carità (che si esprime non
solo attraverso le opere di misericordia corporale e spirituale, ma nella vita
delle comunità religiose e nelle relazioni tra cristiani) si fa regola di vita
sono stati modellati grazie al largo coinvolgimento degli artisti: gli
ospedali, le case di accoglienza, le scuole, le università, i monasteri sono
stati pensati dai loro fondatori come edifici splendidi, eventualmente poveri,
ma sempre molto dignitosi, collocati, per quanto possibile, in posizioni
significative. In essi architettura, pittura e scultura sono state considerate
una necessità, non un lusso. La dimensione artistica è stata intesa come una
componente dell'ospitalità cristiana: nell'ospite, nel pellegrino, nel malato è
presente Cristo stesso. L'accoglienza che gli è dovuta esige di manifestarsi in
forme di qualità elevata, non inferiori a quelle che la liturgia richiede. La
qualità architettonica e artistica, se è vera, riassume ogni altra qualità
funzionale. Là dove la carità viene praticata con gioia e il bene viene fatto
bene, come ripetono i santi, anche la cura per il bello diventa una scelta naturale.
martes, 10 de abril de 2012
GLI AMBITI DI UNA PASTORALE PER L'ARTE E PER GLI ARTISTI - La liturgia

lunes, 9 de abril de 2012
GLI AMBITI DI UNA PASTORALE PER L'ARTE E PER GLI ARTISTI - L'annuncio della Parola

A
questo proposito occorre chiarire che non vi è momento o aspetto della vita ecclesiale
che si possa considerare a priori estraneo ai "linguaggi" dell'arte.
La Chiesa è per definizione "sposa tutta bella", "regina
rivestita di bellezza dal suo Signore". Essa non può presentarsi sciatta e
disadorna in nessun momento o atto della sua vita: la bellezza, per quanto
sobria, le appartiene, fa parte del suo modo di essere prima che del suo agire.
domingo, 8 de abril de 2012
CURARE LA FORMAZIONE DEL POPOLO DI DIO E DEGLI ARTISTI – QUALIFICARE LA COMMITTENZA ECCLESIASTICA

A
questo proposito occorre che le Commissioni diocesane valutino attentamente la situazione
e programmino iniziative formative adeguate ai diversi tipi di destinatari e chiaramente
definite nei contenuti. Molti tecnici e artisti ne fanno richiesta. Alcune
diocesi o alcuni gruppi di diocesi vicine hanno promosso iniziative ben
riuscite che si possono assumere come modello per analoghe iniziative.
La
formazione di base e la formazione permanente dei committenti ecclesiastici e religiosi
è il problema più grave e urgente, ma rimane forse quello più difficile da affrontare.
Questo argomento richiede una specifica ed approfondita riflessione a livello regionale
e nazionale, da sviluppare unitamente ai responsabili della formazione di base e
permanente del clero e dei religiosi, facendo riferimento allo specifico
documento della Pontificia Commissione per la conservazione del patrimonio
artistico e storico della Chiesa
pubblicato il 15 ottobre
1992.
sábado, 7 de abril de 2012
DIALOGARE CON SIMPATIA, COLTIVARE RELAZIONI CON GLI ARTISTI
In
particolare è nei riguardi dell'arte contemporanea che le diocesi italiane sono
invitate a rivolgere l'attenzione e ad aprire il dialogo. I messaggi dell'arte contemporanea,
infatti, sono spesso di una folgorante immediatezza, ma talvolta non sono
perspicui: richiedono molta attenzione, paziente discernimento, l'aiuto di
esperti in varie discipline.
Molti
artisti, per le più diverse ragioni, esprimono il desiderio di prendere
contatto con i responsabili ecclesiastici. Non pochi responsabili
ecclesiastici, a loro volta, vorrebbero prendere contatto con gli artisti.
Entrambi si cercano, ma hanno difficoltà ad incontrarsi perché abitualmente non
si frequentano; le occasioni e i luoghi di incontro sono troppo limitati o
troppo specializzati.
viernes, 6 de abril de 2012
RICONOSCERE E VALORIZZARE I CARISMI, LE INIZIATIVE E LE ISTITUZIONI ESISTENTI

LE SCELTE STRATEGICHE
La
prima e fondamentale scelta strategica consiste nel riconoscere con generosità
i "carismi" artistici esistenti all’interno della comunità
ecclesiale, tra i laici, i religiosi e le religiose, i sacerdoti diocesani. Si
dia spazio alla multiforme pluralità di doni artistici, superando ogni
atteggiamento puramente funzionale, che porta a riconoscere solo i
"carismi" considerati utili a determinati scopi. Distinguendo il
livello amatoriale e quello professionale, tra i "carismi" più
modesti o solo incipienti e quelli di provato e riconosciuto valore, le diocesi
guardino con simpatia a tutti gli artisti e a ciascuno di essi, secondo le
rispettive capacità, e offrano loro, con il giusto senso critico e con
generosità, occasioni e possibilità di espressione. Non ci si limiti a
coltivare e a valorizzare gli artisti che, a vario titolo, operano già all'interno
delle comunità ecclesiali. Si rivolga con insistenza l'attenzione e si cerchi
il dialogo, l'amicizia e la collaborazione con il mondo variegato degli storici
dell’arte, dei critici e degli artisti.
jueves, 5 de abril de 2012
L’INSEGNAMENTO DEL CONCILIO SULL’ARTE

Volendo
richiamare in forma sintetica il messaggio conciliare sull'arte possiamo condensare
gli spunti sparsi nei documenti del Concilio in tre serie di affermazioni:
In
primo luogo il Concilio rinnova la stima della Chiesa cattolica per le arti e
per gli artisti, riconosce l'autonomia della ricerca artistica, nell'ambito
delle attività umane, manifesta la convinzione che l'opera degli artisti abbia
grande importanza per la vita della Chiesa, esprime sincero apprezzamento per i
linguaggi artistici appartenenti alle diverse culture e regioni, compresi
quelli contemporanei.
miércoles, 4 de abril de 2012
ATTUARE L'INSEGNAMENTO DEL CONCILIO ECUMENICO VATICANO II

L'insegnamento
conciliare riguardante l'arte non è contenuto in un unico documento ma è
presente, prevalentemente per accenni, nei più diversi contesti: nelle costituzioni,
nei decreti, nelle dichiarazioni, nei messaggi conclusivi, nei discorsi di apertura
e di chiusura delle sessioni conciliari. Per interpretarlo in maniera corretta,
inoltre, è bene tenere presente che esso è stato elaborato in forma graduale
dall'inizio del Concilio, con la Costituzione sulla liturgia, fino alla fine
del Concilio stesso con il messaggio agli artisti.
martes, 3 de abril de 2012
L'ARTE E GLI ARTISTI - In una prospettiva più allargata
A una
considerazione un poco più attenta, tuttavia, la fisionomia del XX secolo presenta una notevole complessità e
richiederebbe quindi un'analisi approfondita, di cui si sente la necessità.
In
particolare, accentuando la prospettiva storica, ci si rende conto che alcune caratteristiche
dell'arte che noi consideriamo tipiche del nostro secolo, in parte costituiscono
l'esito di un processo evolutivo le cui radici affondano nei secoli precedenti,
in parte sono espressione del difficile rapporto con la modernità che caratterizza
tutti i settori della cultura occidentale, in parte anticipano e riflettono, esasperandoli,
alcuni aspetti della cultura contemporanea (individualismo, sperimentalismo,
secolarismo). In relazione al futuro, in particolare, le arti hanno saputo identificare
ed esprimere per tempo i movimenti profondi della società, ponendosi talvolta
come “segno dei tempi”, altre volte come “segno di contraddizione”, altre, infine,
registrando passivamente la situazione.
lunes, 2 de abril de 2012
L'ARTE E GLI ARTISTI - La seconda metà del secolo

Se si prende in esame la seconda
metà del secolo, si nota che, già a partire dalla fine del secondo conflitto
mondiale, la situazione accenna a migliorare. Nei decenni successivi la
situazione evolve poi in modo sempre più positivo. In Italia la svolta si è avuta
negli anni '50, proprio a partire dalla celebrazione dell’Anno Santo.
Con il Concilio Ecumenico
Vaticano II,
in particolare nella Costituzione pastorale Gaudium
et spes, la Chiesa finalmente ha
valorizzato il contributo innovativo dei movimenti ecclesiali ed artistici
attivi fin dall'inizio del secolo specialmente in Francia e in Germania, e ha
proposto un dialogo aperto, rispettoso e cordiale con la società contemporanea
e in particolare con l'arte e la cultura del nostro tempo.
domingo, 1 de abril de 2012
L'ARTE E GLI ARTISTI - La prima metà del secolo
Se si prende in considerazione la
prima metà del secolo XX,
la situazione che si presenta è di incomprensione e di polemica aperta. Da una
parte la Chiesa si colloca in una posizione di chiusura rispetto alle novità e
di difesa delle forme tradizionali, si sente tradita e non più compresa dalle
arti e dagli artisti più innovativi. Dall'altra, le arti e gli artisti
rivendicano una assoluta libertà, accentuano l'autonomia da qualsiasi mondo di valori,
teorizzano la provocazione, il rifiuto della tradizione, il distacco volontario
nei confronti del grande pubblico
La necessità di rinnovare
radicalmente linguaggi e impostazione è espressione propria delle avanguardie
storiche, in sintonia con le fratture filosofiche caratteristiche dei primi tre
decenni del nostro secolo. Esse, a questo scopo, hanno ritenuto indispensabile
prendere le distanze dalle forme di espressione artistica, dalle istituzioni formative,
dai riferimenti e dalle fonti di ispirazione tradizionali
sábado, 31 de marzo de 2012
L'ARTE E GLI ARTISTI - Necessità di un bilancio del XX secolo
Giunti al termine del XX secolo è naturale pensare a
delineare il bilancio di una vicenda che è poco nota e, a prima vista, è
contrassegnata più da ombre che da luci. Già il Papa Paolo VI in occasione
dell'incontro con gli artisti il 7 maggio 1964, aveva tentato un primo bilancio
a proposito dei rapporti tra la Chiesa e gli artisti contemporanei. Papa
Montini non aveva esitato a riconoscere con sincerità i torti della Chiesa,
senza tacere quelli degli artisti, ma non si era fermato a questo: proponeva
agli artisti di rinnovare il tradizionale patto di amicizia e di alleanza con
la Chiesa. Papa Giovanni Paolo II, a sua volta, nella Lettera apostolica Tertio millennio adveniente,
pubblicata il 10 novembre 1994, insiste perché, "mentre il secondo millennio
del cristianesimo volge al termine, la Chiesa si faccia carico con più viva consapevolezza
del peccato dei suoi figli... Essa non può varcare la soglia del nuovo millennio
senza spingere i suoi figli a purificarsi, nel pentimento, da errori,
infedeltà, incoerenze, ritardi." (nn. 33-36)
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