Alcune
iniziative volte alla conoscenza e alla valorizzazione del patrimonio artistico
esistente possono essere assai utili per la pastorale dell'arte e degli
artisti.
-
Giornate particolari. La celebrazione annuale del Beato Angelico, il 18
febbraio, recentemente istituita, merita di essere opportunamente valorizzata.
Essa può diventare una valida occasione di incontro e di scambio con gli
artisti. Può diventare la giornata in cui la Commissione diocesana presenta, illustra
e discute pubblicamente il suo bilancio annuale: iniziative realizzate e
programmate.
- Tra
le iniziative particolari vanno inserite la presentazione di interventi di
restauro, l'avvio e il completamento di lavori di rilevanza diocesana, come ad
esempio interventi alla cattedrale, al museo, all'archivio, alla biblioteca
diocesana, la presentazione di concorsi, la inaugurazione di opere d'arte di
particolare interesse.
- In
alcune diocesi la Commissione usa organizzare viaggi di studio per conoscere opere
e autori in Italia e in altri paesi: si tratta di un’iniziativa molto valida.
a) Mostre. Le mostre di arte contemporanea e di
arte antica sono iniziative molto importanti; esse sono da considerare grandi
eventi anche per la vita culturale della diocesi e non solo della comunità
civile. Le Commissioni diocesane dovrebbero inserire nei loro programmi la
visita delle mostre italiane più importanti, in modo da farne oggetto di attenta
valutazione e da promuovere incontri e dibattiti all'interno delle comunità
cristiane. E' buona cosa che, alle condizioni note, le diocesi collaborino alla
preparazione di mostre promosse da Enti pubblici e da privati che siano
veramente qualificati. Inoltre, le diocesi stesse potranno organizzare mostre,
in occasione di ricorrenze particolari (come la celebrazione del Sinodo
diocesano, il centenario della diocesi, della cattedrale, di qualche artista).
Il
Grande Giubileo costituisce una valida occasione, con i suoi temi
teologicamente forti - Gesù Cristo, lo Spirito Santo, il Padre -, per
realizzare mostre utilizzando il patrimonio artistico esistente nelle chiese
della diocesi.
b) Turismo e pellegrinaggio. Il numero dei turisti che visitano le
chiese italiane sta aumentando ed è destinato a crescere ulteriormente in
occasione del Grande Giubileo e anche negli anni successivi. Si offre così alle
diocesi italiane una notevole occasione di incontrare molte persone provenienti
da altri paesi, di accoglierle e di far loro conoscere, mediante il patrimonio
artistico, le vicende storiche delle comunità cristiane. L'occasione è davvero
storica e non va perduta. Occorre però preparare personale per l'accoglienza, itinerari,
sussidi stampati, chiese aperte e ospitali. Vi è molto lavoro da fare per le Commissioni
diocesane. Anche in questo contesto possono nascere molte collaborazioni.
c) Ricerca e insegnamento universitario. I contatti con il mondo accademico e universitario
tornano a essere oggi possibili e ricchi di prospettive per la pastorale
dell'arte e degli artisti. Negli anni recenti due iniziative sono state
felicemente realizzate in varie Università italiane: la promozione di corsi
universitari sulla progettazione di chiese e la realizzazione di opere d'arte a
tema religioso; la partecipazione di esperti teologi a seminari promossi da
docenti delle Università statali e da Accademie di belle arti.
Considerato
il clima di grande disponibilità nelle Università italiane, oltre a quelle ricordate,
altre iniziative potrebbero essere realizzate: l'affidamento a docenti
universitari di ricerche riguardanti la storia e il significato dell'arte
sacra; seminari specialistici per docenti di discipline teologiche e discipline
storiche e progettuali; la creazione di borse di studio per tesi di laurea e
tesi di dottorato.
Sussidio
dell'Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza
Episcopale
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