martes, 17 de enero de 2012

VÍSPERAS - NATURALEZA Y ESPÍRITU DE CADA UNA DE LAS HORAS


Las vísperas están íntimamente unidas a la tarde, que es al mismo tiempo conclusión del día y comienzo de la noche. En la división antigua, en uso entre los romanos, la vigilia vespertina (es decir, la tarde) era la primera de las cuatro partes de la noche: tarde, medianoche, canto del gallo, mañana. Llamaban Véspero también al astro luminoso de la tarde (Venus), que empieza a hacerse visible cuando caen las sombras. "Se celebran las vísperas por la tarde, cuando ya declina el día, en acción de gracias por cuanto se nos ha otorgado en la jornada y por cuanto hemos logrado realizar con acierto" (OGLH 39).

I SUGGERIMENTI PRATICI – ANIMAZIONE LITURGICA


Qualità fondamentali per far parte dell'équipe di animazione liturgica
34. Per far parte dell'équipe è indispensabile avere la vocazione al servizio e la capacità di essere di aiuto nella comunità. Vocazione che andrà gradualmente maturando nell'appartenere al Gruppo e si manifesterà ogni volta sempre più solida e consapevole man mano che il tempo passa. Appartenere all'équipe non è una moda, non è per primeggiare davanti l'assemblea, né per impegnare le energie e le capacità dei laici, è una vera vocazione che si manifesta tale anche nella chiamata da parte del parroco a far parte del Gruppo; essa esige dedizione generosa di tempo, l' impegno ad assumere compiti nella celebrazione del culto divino e a mettere a disposizione della comunità i carismi ricevuti dal Signore.

lunes, 16 de enero de 2012

LAUDES - NATURALEZA Y ESPÍRITU DE CADA UNA DE LAS HORAS


El carácter horario de la LH se destaca no sólo por el hecho de que cada uno de los oficios está escalonado a lo largo del día, sino también por el contenido temático referido a las horas o a los misterios de la salvación vinculados históricamente a ellas.
Las laudes son una oración estrechamente vinculada, por tradición, ordenamiento explícito de la iglesia y contenido contextual, con el tiempo que cierra la noche y abre el día. Es la voz de la esposa, la iglesia, que se levanta para "cantar la alborada al esposo".

LA PARTICIPAZIONE LITURGICA

23. La riforma liturgica, proposta dal Concilio Vaticano II, ha promosso la partecipazione e la considera parte integrante e costitutiva della stessa azione liturgica quando afferma che: "La santa Madre Chiesa desidera ardentemente che tutti i fedeli vengano formati a quella piena partecipazione, consapevole e attiva alle celebrazioni liturgiche, che è richiesta dalla natura stessa della liturgia e alla quale il popolo cristiano, 'stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo acquistato' (1 Pt 2,9; cfr 2,4-5), ha diritto e dovere in forza del battesimo" (SC 14).

domingo, 15 de enero de 2012

EL OFICIO EN LAS IGLESIAS ORIENTALES

Al ser imposible bosquejar en pocas líneas la evolución histórica del oficio divino en los ocho ritos orientales y en las numerosas iglesias que los siguen, baste aquí una alusión al número de las horas y a algunos de sus componentes.
El Horologion, el libro litúrgico del oficio bizantino, tiene estas horas: medianoche (mesonyktikón), maitines (órthros), prima, tercia, sexta, nona, vísperas (esperínon o lychnikon), completas (apódeipnon = después de la cena). En los días alitúrgicos de cuaresma se añade, después de sexta, el oficio de los lypica, que ocupa el puesto de la misa. En las llamadas cuaresmas de navidad y de los santos apóstoles, las horas diurnas tienen un oficio intermediario llamado mesórion. El rito armenio tiene además la hora pacífica entre vísperas y completas.

FONDAMENTI DELL' "ANIMAZIONE LITURGICA"

17. La costituzione conciliare sulla Sacra liturgia parla con insistenza della partecipazione dei fedeli alle celebrazioni e la considera come parte integrante e costitutiva dell'azione liturgica stessa. Azione e partecipazione sono alla base di ogni animazione liturgica:
La liturgia è una azione.
18. L'animazione liturgica si radica nello stesso significato etimologico della parola "leitourghia" (= leit da laos-popolo e érgon-azione) e nella descrizione della Sacrosanctum Concilium (SC 7) che definisce la liturgica "azione sacra". La liturgia è una azione di culto, non nella forma esteriore, ma nel senso espresso dalle parole di Cristo: "Ho compiuto l'opera che tu (Padre) mi hai ordinato". In realtà nella liturgia "si compie l'opera della nostra redenzione" (SC 2). Inoltre, è una azione caratterizzata dalla ritualità e dal simbolismo in cui si realizza un culto in spirito e verità a Dio. Considerata così la liturgia, si comprende che l'animazione è un elemento qualificante per raggiungere il significato dell'azione.

sábado, 14 de enero de 2012

E IL VERBO SI È FATTO CARNE

A Nicea, nel 878 —nel medesimo luogo in cui nel 325 il primo concilio ecumenico dichiarava che Cristo è consustanziale a Dio Padre, contro le deviazioni di Ario—, la Chiesa  sottolinea la rappresentabilità di Cristo, di Maria, dei Santi. Sommando, per così dire, i due concili niceni, la Chiesa dichiara la rappresentabilità di Cristo, vero Uomo e vero Dio.