Ventisette anni di magistero, segnati dal
confronto con le più svariate culture del mondo, hanno portato papa Wojtyła a
toccare tante e interessanti questioni, alcune più importanti, altre meno
importanti, tutte però di sicura profondità antropologica. E proprio l’attenzione
all’uomo, costantemente manifestata da questo pontefice, gli ha fatto scrivere
le pagine più significative sull’arte e sui beni culturali nelle loro variegate
articolazioni.
Qui di seguito verranno evidenziate solo
alcune delle grandi questioni che emergono dagli insegnamenti di Giovanni Paolo
II, quelle forse più legate alla vita della Chiesa o forse anche più attuali.
Tante altre vengono taciute, con la fiducia che agli studiosi non sfuggiranno
nel loro portato, perché il papa ha avuto parole per pittori, scultori e
architetti, per gli uomini di teatro e di penna, per gli artisti del cinema e
della danza, per i circensi e i lunaparkisti, per i gruppi bandistici e
folcloristici. Ha trovato parole per gli archivisti e i bibliotecari, i
responsabili dei musei e delle pinacoteche, gli archeologi e i cultori di
etnografia, i giornalisti e i fotografi, gli incisori e i filatelici.
A tutti, attraverso accenni alla loro arte,
ha saputo parlare di Dio, perchè a loro volta parlassero di Dio a chi della
loro arte sapeva godere.
0 comentarios:
Publicar un comentario