
Qui di seguito verranno evidenziate solo
alcune delle grandi questioni che emergono dagli insegnamenti di Giovanni Paolo
II, quelle forse più legate alla vita della Chiesa o forse anche più attuali.
Tante altre vengono taciute, con la fiducia che agli studiosi non sfuggiranno
nel loro portato, perché il papa ha avuto parole per pittori, scultori e
architetti, per gli uomini di teatro e di penna, per gli artisti del cinema e
della danza, per i circensi e i lunaparkisti, per i gruppi bandistici e
folcloristici. Ha trovato parole per gli archivisti e i bibliotecari, i
responsabili dei musei e delle pinacoteche, gli archeologi e i cultori di
etnografia, i giornalisti e i fotografi, gli incisori e i filatelici.
A tutti, attraverso accenni alla loro arte,
ha saputo parlare di Dio, perchè a loro volta parlassero di Dio a chi della
loro arte sapeva godere.
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