sábado, 21 de enero de 2012

LA FORMAZIONE LITURGICA DEL GRUPPO DI ANIMAZIONE

54. La formazione liturgica è necessaria a tutti i cristiani, ma in modo speciale al gruppo di animazione per svolgere la missione con nobiltà, proprietà e intelligenza.
Il problema della formazione liturgica non è una novità dei nostri giorni; è sempre esistito. Non si tratta, come potrebbe sembrare, di una conseguenza della riforma liturgica promossa dal Concilio Vaticano II, ma di una esigenza costante della integrale formazione del cristiano. La situazione attuale si presenta vasta e complessa. Segnaliamo alcuni fattori che, sembrano avere una incidenza più diretta nell'esercizio dell'animazione liturgica.


Nel campo della pastorale si osserva che dove i responsabili della comunità cristiana hanno realizzato una buona catechesi sui temi fondamentali della liturgia, i fedeli hanno fatto sensibili progressi nella comprensione dei contenuti della fede.
55. La formazione liturgica non è chiusa in una tappa concreta della vita del cristiano né è riservata ad alcuni privilegiati. Ogni cristiano nella sua vita è chiamato a ricevere e possedere una buona formazione liturgica. E un diritto che si basa sulla condizione di battezzato (SC 14). La formazione è essenziale, inoltre, per la lettura dei nuovi libri liturgici e per i criteri di partecipazione e dignità dell'azione cultuale.
In pedagogia si afferma che la formazione deve abbracciare tutti o la maggior parte degli aspetti della persona e non limitarsi semplicemente ad un settore della vita. La dichiarazione Gravissimum Educationis del Concilio Vaticano II intende in questa linea la formazione dell'uomo cristiano quando dice: "Tutti i cristiani... hanno diritto alla educazione cristiana. La quale non ha per scopo solamente la maturità della persona, ma soprattutto, che i battezzati divengano consapevoli ogni giorno più del dono ricevuto nella fede, mentre sono gradualmente iniziati alla conoscenza del mistero della salvezza: imparano ad adorare Dio padre in Spirito e Verità (Gv 4,23) prima di tutto nell'azione liturgica, confermandosi a vivere secondo l'uomo nuovo nella giustizia e nella vera santità (Ef 4,22-24), e così arrivano all'uomo perfetto, alla età della pienezza di Cristo (Ef 4,13) e contribuiscono all'accrescimento del Corpo mistico" (n. 2).
Risulta, inoltre, che l'educazione cristiana, oltre che far progredire la formazione puramente umana, raggiunge in ogni battezzato altri aspetti per renderlo consapevole del dono della fede. In questo impegno viene tenuta in conto la iniziazione graduale alla conoscenza del mistero della salvezza e l'imparare ad adorare Dio in Spirito e Verità, soprattutto nell'azione liturgica. L'iniziazione al mistero della salvezza consiste nella introduzione progressiva e graduale della comunità ecclesiale e di ogni battezzato nella vita sacramentale liturgica. L'apprendere, nell'azione liturgica, consiste nel fatto che la celebrazione si converta in autentica scuola di preghiera e di vita cristiana, e la Liturgia in maestra che conduce il cristiano, giorno dopo giorno, dentro il mistero pasquale e all'impegno di una vita veramente evangelica.
La formazione liturgica, pertanto, è parte dell'educazione cristiana, introduce il cristiano nella realtà del mistero della salvezza e gli insegna a convertire la propria vita in una offerta gradita a Dio Padre.
Sr M Cristina Cruciani pddm
Conferenza episcopale Abruzzese e Molisana
Convegno liturgico Regionale
24 settembre 2011 - Lanciano

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