lunes, 9 de enero de 2012

INTRODUZIONE - COSTITUIRE UN “GRUPO LITURGICO”


"Tutto è pronto, Venite!" (cf Lc 14,17)
- orientamenti dottrinali.
- suggerimenti pratici.
1. La riforma liturgica si sforzò di riscoprire e riproporre le linee fondamentali della celebrazione. Il suo contributo non si è limitato semplicemente a un lavoro per ottenere più o meno una restaurazione; ma ci si è preoccupati di mettere le basi di un vero rinnovamento dello spirito liturgico affinché il popolo di Dio prendesse parte alle celebrazioni in modo consapevole, attivo e fruttuoso (cf. SC 11).



Non è sufficiente la semplice partecipazione alla celebrazione; è necessario che traspaia la gioia della fede, la coscienza di essere membro di un popolo sacerdotale, amato e salvato da Dio, l'esigenza della fraternità e della testimonianza. Tutto ciò costituisce un programma di vita che va al di là del momento celebrativo ed esige una immediata preparazione all'atto liturgico la cui celebrazione viene prolungata poi nella vita.
2. Inoltre, oggi si nota nel popolo di Dio, una sensibilità ed un desiderio di partecipare più intensamente all'ascolto della Parola e alla celebrazione del mistero pasquale, di sentirsi protagonista del culto della chiesa e fratello fra fratelli nell'unica fede.
La teologia dei ministeri e delle diverse funzioni ecclesiali si è sviluppata specialmente dopo il Concilio Vaticano II grazie alla ecclesiologia di comunione, evidenziata e descritta nella costituzione Lumen Gentium. La liturgia manifesta la natura della Chiesa che è tutta ministeriale. La ecclesiologia, centrata sul popolo di Dio e sulla sua partecipazione in virtù del sacerdozio battesimale, ha favorito lo sviluppo dei diversi ministeri e servizi nella celebrazione liturgica.
L'esperienza quotidiana ci insegna che è necessario un gruppo di animazione liturgica per migliorare le celebrazioni ed aiutare l'assemblea a parteciparvi e perché la liturgia sia vissuta in "spirito e verità".
Finalità del nostro studio
3. Ci si propone di aiutare quei Gruppi che, nelle parrocchie, chiese, comunità religiose, collegi, ecc., preparano, animano e verificano con gioia, generosità e interesse le celebrazioni liturgiche.
Questi gruppi già esistenti o da costituire, necessitano di una parola di coraggio e di orientamento che li aiuti a realizzare il meglio possibile il loro compito ed acquisire una formazione non soltanto dottrinale ma, anche, pastorale e pratica, che consenta loro di esplicare un servizio ministeriale e un impegno, in modo adeguato. Inoltre, vuole essere uno stimolo per tutte quelle comunità cristiane che ancora non hanno provveduto alla formazione di un gruppo destinato all'animazione liturgica.
4. Sono riflessioni a carattere orientativo, pastorale sulla natura e la prassi dell'animazione. Siamo coscienti della limitatezza a causa dell'abbondante casistica e circostanze concrete che vive ogni giorno la comunità che celebra.
Intendiamo aiutare tutti i gruppi che si impegnano nell'animazione liturgica, a realizzare l'indicazione dell'Assemblea Straordinaria del Sinodo dei Vescovi del 1983 che dice: "La partecipazione attiva non consiste solamente in una partecipazione esterna, ma nella partecipazione intima e spirituale, viva e fruttuosa del mistero pasquale di Gesù Cristo. Soprattutto la liturgia deve favorire il senso del sacro e farlo risaltare. Deve essere ripiena dello spirito di preghiera e di glorificazione di Dio". Avendo presenti queste istruzioni del Sinodo, si miglioreranno le celebrazioni liturgiche, la partecipazione diverrà più ecclesiale e personalizzata e nei fedeli aumenterà il desiderio di maggiore autenticità e coerenza cristiana nell'impegno di costruire un mondo migliore.
Sr M Cristina Cruciani pddm
Conferenza episcopale Abruzzese e Molisana
Convegno liturgico Regionale
24 settembre 2011 - Lanciano

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