
A
questo proposito occorre chiarire che non vi è momento o aspetto della vita ecclesiale
che si possa considerare a priori estraneo ai "linguaggi" dell'arte.
La Chiesa è per definizione "sposa tutta bella", "regina
rivestita di bellezza dal suo Signore". Essa non può presentarsi sciatta e
disadorna in nessun momento o atto della sua vita: la bellezza, per quanto
sobria, le appartiene, fa parte del suo modo di essere prima che del suo agire.