domingo, 15 de septiembre de 2013

I MINISTRI CHE PORTANO IL PASTORALE E LA MITRA

Nelle celebrazioni dove è presente e presiede il Vescovo devono prevedersi altri due ministranti che tengano rispettivamente il Pastorale e la Mitra.

1. Riti di introduzione
Dopo aver messo le vesti liturgiche, i ministranti che dovranno tenere mitra e pastorale, si recano all'altare seguendo il Vescovo con il ministro che porta il messale (CE, n. 128). Il Vescovo porta sia la mitra che il pastorale durante la processione di ingresso.
Giunto all'altare, il ministro del pastorale riceve questo dalle mani del Vescovo; il ministro della mitra riceve questa dalle mani del diacono che assiste il Vescovo. Si mettono dietro il Vescovo e, nello steso momento degli altri ministri, fanno l'inchino profondo all'altare (CE, n. 131). Quindi siedono vicino alla sede del Vescovo.

2. Liturgia della Parola
Quando il Vescovo si siede, il diacono o una altro ministro che lo assiste, gli rimette la mitra.
Si toglie la mitra al Vescovo prima del Vangelo, dopo che ha benedetto il diacono che proclamerà il Vangelo; il ministro gli porta il pastorale (CE, nn. 140 e 141).
Il Vescovo può prendere la mitra e tenere il pastorale per l'omelia (CE, n. 142).
Rende il pastorale e toglie la mitra prima del credo e della preghiera universale (CE, n. 143).

3. Liturgia eucaristica
Dopo la preghiera universale, il Vescovo si siede e riceve la mitra, che depone appena arrivato all'altare (CE, n. 145).
I ministri del pastorale e della mitra stanno presso la credenza fin dopo la comunione; depongono il pastorale e la mitra sulla credenza per ricevere la comunione.

4. Riti di conclusione
Al termine dell'orazione dopo la comunione, il Vescovo prende la mitra. Appena prima di impartire la benedizione finale riceve il pastorale.
Il Vescovo procede poi al bacio dell'altare e quindi si dirige verso la sacrestia con mitra e pastorale, mentre si esegue un canto.
Dopo l'inchino all'altare, i ministri del pastorale e della mitra tornano in sacrestia nell'ordine in cui erano venuti (CE, n. 169).

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