jueves, 19 de enero de 2012

LE RIUNIONI DELL'ÉQUIPE DI ANIMAZIONE LITURGICA

43. In generale i gruppi di animazione liturgica esistenti nella comunità cristiana si sono formati a poco a poco, per una varietà di stimoli e con una molteplicità di metodi per giungere alla preparazione delle celebrazioni. Tutti sono sorti con speranza, sforzo e volontà. In alcuni, forse, è mancato un preciso orientamento per organizzare e distribuire il tempo della riunione e precisare l'obiettivo del gruppo stesso. Si propone un metodo per aiutare i gruppi a continuare a realizzare il proprio impegno. Certamente il metodo non è tutto, è solo una guida. Se ne propone uno tra i tanti possibili. Si può ampliare o ridurre, perfezionare o adattare. Ogni équipe, secondo le proprio caratteristiche e circostanze, deve adattarlo e, con il tempo e l'esperienza, realizzare un proprio metodo di lavoro.


Il piano di lavoro di una riunione si può dividere in sette momenti:
1) il momento della preghiera;
2) un breve spazio di formazione e informazione
3) la revisione;
4) la programmazione;
5) l'analisi;
6) la preparazione degli incarichi ministeriali;
7) la distribuzione dei compiti.
1) Il momento della preghiera
44. È indispensabile che la riunione inizi e si concluda con un momento di preghiera. I membri del gruppo non si radunano soltanto per realizzare tecnicamente un ministero o compiere un servizio con più o meno perfezione anche se ciò è bene: in un clima di fede, il Gruppo si raccoglie per pregare ancora e oltre il proprio servizio liturgico. In ogni incontro può essere conferito l'incarico ad un membro del gruppo di preparare e dirigere la preghiera iniziale e finale.
Non è da escludere che durante l'incontro di lavoro, a seconda dell'ambiente e delle circostanze, si dedichi un tempo alla "lettura pregata" delle pericopi bibliche della domenica o del giorno festivo preso in esame. La preghiera crea sempre un clima di fede e di vitalità, di silenzio e di dialogo, un rispetto di libertà, di comunione ed amicizia. Questo spazio di tempo è prezioso per l'autoformazione permanente del Gruppo.
2) Il momento della revisione
45. È bene che all'inizio dell'incontro si dedichi un certo tempo, non molto lungo, ad una breve revisione delle ultime celebrazioni nelle quali ha operato l'équipe di animazione. La revisione non va limitata unicamente alla materiale esecuzione dei ministeri o dei servizi, ma alla valorizzazione del clima di orientamento e partecipazione che si è creato nell'assemblea., dallo "spessore!" della partecipazione.
Durante l'anno il gruppo dedicherà alcuni incontri ad una revisione più estesa ed approfondita (cfr n. 53).
3) Il momento della programmazione
46. Questo momento ha per obiettivo principale quello di fare una panoramica degli aspetti generali della celebrazione e collocare l'azione liturgica nel quadro dell'Anno liturgico o nel momento sacramentale corrispondente.
Possibili compiti:
" vedere e descrivere, se esistono, alcuni aspetti o momenti che vive la comunità cristiana a livello esistenziale, sociale o religioso;
" inserire la celebrazione nello spirito liturgico del tempo corrispondente dell'Anno Liturgico. Fare memoria delle esperienze degli anni precedenti negli stessi momenti liturgici, per una progressiva comprensione dei diversi aspetti della vita cristiana ed evitare la sensazione del ripetersi;
" Collegare le festività della Vergine e dei Santi al mistero pasquale di Cristo;
" se si deve preparare la celebrazione di un sacramento, inserirlo nell'insieme dei sacramenti e centrarlo nell'Eucaristia;
" evidenziare alcuni aspetti storico-teologici che facilitano la comprensione della domenica e delle festività, senza trascurare di attualizzarli;
" seguendo un programma di formazione permanente si può introdurre lo studio di un determinato aspetto della liturgia;
" ricordare le linee fondamentali della domenica o delle domeniche precedenti in modo da trovare una possibile relazione di contenuto con quella presente.
" e altri argomenti che il gruppo ritiene conveniente esaminare.
4) Il momento dell'analisi
47. Si passa, quindi, alla parte analitica che consiste nel prendere in esame i contenuti dei diversi testi liturgici ed eucologici, cominciando dai più significativi. Nell'analisi si terrà conto della relazione, se esiste, tra un testo e l'altro; si farà un'interpretazione esegetica; quale posto ha il testo in esame nella celebrazione e la sua incidenza nell'oggi.
Possibili compiti:
" scoprire il collegamento tra i testi della celebrazione;
" analizzare ogni lettura biblica e ogni formulario eucologico in modo da evidenziarne il contenuto e le possibili relazioni tra gli stessi;
" evidenziare le parole più significative che possono costituire una chiave di interpretazione. Si farà pure in modo che siano dette e proclamate nella celebrazione;
" studiare il linguaggio biblico-liturgico e la sua traduzione in modo da facilitarne la comprensione;
" sintetizzare le principali idee dei testi liturgici;
" e altri elementi di studio che siano o si ritengano necessari dall'équipe stessa.
5) Il momento della preparazione degli incarichi ministeriali
48. Dopo aver percorso gli aspetti ambientali e il momento dell'analisi, la dinamica dell'incontro entra in una seconda fase dove l'obiettivo principale è trovare l'espressione e il linguaggio giusto per trasmettere all'assemblea il risultato dei momenti precedenti.
Possibili compiti:
" scegliere i canti più adatti ad ogni momento dell'azione liturgica. Preoccuparsi del loro contenuto biblico, liturgico e musicale;
" Scegliere i testi più adeguati quando vi è la possibilità di farlo, come, per es.: il prefazio, la preghiera eucaristica e altri testi alternativi. Studiare una forma concreta quando la normativa offre varie possibilità;
" prestare una speciale attenzione ad alcuni elementi celebrativi che servono da tramite con l'assemblea;
" evidenziare alcuni aspetti della celebrazione quali i segni, i gesti e le parole che meritano una speciale valorizzazione;
" studiare il linguaggio, le espressioni e immagini di cui si farà uso al momento opportuno;
" comporre le intenzioni della preghiera dei fedeli, le monizioni. Se si crede opportuno, offrire una idea per l'omelia;
" porre attenzione alle celebrazioni particolari come l'eucaristia alla quale partecipano i fanciulli, i giovani, ecc., o alle celebrazioni sacramentali straordinarie, pienamente partecipate, per la cresima e la prima comunione, matrimoni, funerali, ecc.
" concretizzare alcune forme di ambientazione , della chiesa o dell'atrio secondo i tempi forti o le festività o per qualche speciale circostanza; preparare i fogli che si ritengono necessari per favorire la massima partecipazione dell'assemblea;
" Cercare altri sussidi opportuni e necessari alla materiale preparazione della celebrazione, secondo il parere del gruppo.
6) Il momento della distribuzione dei compiti
49. E si arriva al momento della distribuzione dei servizi da svolgere durante la celebrazione da parte dell'animatore liturgico. Ogni équipe, secondo la propria esperienza, deciderà come dividere le funzioni in rapporto al numero dei membri, delle celebrazioni o di altre circostanze ambientali. Ogni persona deve responsabilizzarsi dell'impegno assunto cercando di realizzarlo con una preparazione immediata, viva e un grande spirito di servizio.
50. Dopo quanto già detto, si ritiene conveniente far cenno alla metodologia e ad alcune osservazioni particolari per il cammino ed il progresso delle riunioni, ossia:
- Ogni membro del gruppo prepara, anticipatamente, il materiale dell'incontro seguente.
- Periodicità degli incontri. In principio potrebbe essere settimanale, poi il gruppo vedrà e stabilirà secondo i casi e le necessità. Va tenuto ben presente, nello stabilire le date degli incontri di lavoro, il bene della comunità e non tanto l'interesse del gruppo.
- Essere puntuali ad iniziare e a terminare le riunioni. É una questione molto semplice che può causare disagio e tensione nell'équipe. Misura ed equilibrio assicurano la continuità.
- Il gruppo determinerà il tempo da dedicare ad ogni incontro e ad ogni momento dello stesso. Va da sé che sarà necessario maggiore tempo all'inizio per assimilare la dinamica metodologica.
- Tutto il gruppo, ma specialmente il responsabile dello stesso, deve creare un ambiente di confidenza e mutuo rispetto, sebbene a volte dovrà imporsi con una certa fermezza per stabilire un ordine e procedere ordinatamente.
- Durante la riunione di lavoro tutti i partecipanti hanno il diritto di esporre le proprie riflessioni e punti di vista. Tale diritto va rispettato. È cura del responsabile evitare che una, due o più persone monopolizzino la conversazione o impongano alla maggioranza le proprie opinioni o decisioni. È bene che tutti parlino semplicemente, fermandosi all'essenziale ed esponendo sinteticamente le proprie riflessioni. Se è possibile, sono da evitare questioni soggettive, sfoghi personali o commenti largamente esposti, ecc., perché ritardano il cammino della riunione e creano malessere nel gruppo.
- É consigliabile che tutti prendano appunti nel corso della riunione.
- È bene che nel gruppo vigano criteri fondamentali per le buone relazioni e la perseveranza dello stesso:
" rispettarsi nella fraternità,
" cercare la verità nella carità,
" essere coscienti della propria e dell'altrui limitatezza,
" conoscere lo spirito e le norme della liturgia,
" mirare sempre al bene spirituale e alla partecipazione della comunità celebrante
" avere bene presente che si sta prestando un servizio disinteressato e generoso all'assemblea liturgica.
51. L'équipe giungerà ad essere e a restare un vero gruppo solo quando esistono tra i membri dei vincoli, non solo di funzionamento, ma anche di fraternità e di amicizia, di accoglienza e appartenenza, di fede e orazione. La costanza e permanenza nell'équipe dipenderà dai rapporti di relazione interpersonale che si terranno. Il gruppo, oltre l'abituale sessione di lavoro, dovrà programmare altri incontri che favoriscano la compartecipazione alla fede e all'orazione, la fraternità e l'amicizia, convivenze, escursioni, ecc.
Sr M Cristina Cruciani pddm
Conferenza episcopale Abruzzese e Molisana
Convegno liturgico Regionale
24 settembre 2011 - Lanciano

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