jueves, 5 de abril de 2012

L’INSEGNAMENTO DEL CONCILIO SULL’ARTE


Volendo richiamare in forma sintetica il messaggio conciliare sull'arte possiamo condensare gli spunti sparsi nei documenti del Concilio in tre serie di affermazioni:
In primo luogo il Concilio rinnova la stima della Chiesa cattolica per le arti e per gli artisti, riconosce l'autonomia della ricerca artistica, nell'ambito delle attività umane, manifesta la convinzione che l'opera degli artisti abbia grande importanza per la vita della Chiesa, esprime sincero apprezzamento per i linguaggi artistici appartenenti alle diverse culture e regioni, compresi quelli contemporanei.
In secondo luogo, rivolgendo l'attenzione alla liturgia, il Concilio assume alcuni impegni: impegna la Chiesa a conservare, adattare e arricchire il patrimonio artistico ecclesiastico, in particolare quello liturgico, impegna, in particolare, la Chiesa a dare spazio, nell'ambito stesso della liturgia, alle diverse espressioni dell'arte contemporanea.
In terzo luogo il Concilio riconosce la necessità della formazione e perciò prospetta iniziative formative in materia di arte, diversificate, per i chierici, per gli artisti, per altre categorie di persone competenti.
Il testo che si può proporre come sintesi dell'insegnamento conciliare, anche per il suo carattere di urgenza, è quello contenuto nella Costituzione sulla Chiesa nel mondo contemporaneo, Gaudium et spes, n. 62: Bisogna perciò impegnarsi affinché gli artisti si sentano compresi dalla Chiesa nella loro attività e, godendo di un'ordinata libertà, stabiliscano più facili rapporti con la comunità cristiana. Siano riconosciute dalla Chiesa le nuove tendenze artistiche adatte ai nostri tempi secondo l'indole delle diverse nazioni e regioni. Siano ammesse negli edifici del culto, quando, con un linguaggio adeguato e conforme alle esigenze liturgiche, innalzano lo spirito a Dio.
Sussidio dell'Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale

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