martes, 10 de abril de 2012

GLI AMBITI DI UNA PASTORALE PER L'ARTE E PER GLI ARTISTI - La liturgia

La liturgia è stata per secoli e continua a essere, per sua natura, un terreno ideale di incontro tra la Chiesa e l'arte. In realtà, a questo riguardo, il bilancio del nostro secolo non è entusiasmante, anzi occorre dire che è spesso deludente. La convinzione che la liturgia, per essere se stessa, meriti il meglio dal punto di vista artistico non è affatto condivisa, nelle scelte concrete, da buona parte della committenza ecclesiastica. Al contrario, il dilettantismo e il pragmatismo spesso trionfano. Normalmente ci si accontenta del minimo indispensabile, in nome di un preteso funzionalismo e didatticismo, senza la benché minima preoccupazione per la ricerca della qualità. Sembra che l'apporto delle arti sia ritenuto marginale e solo facoltativo per la celebrazione dei misteri della fede. La mancanza di formazione e di competenze lascia spazio a interventi di modestissimo livello ed è la ragione per cui molte occasioni per incarichi agli artisti sono state perdute.
Specialmente in relazione alla liturgia, dunque, è urgente che le Commissioni diocesane prendano l'iniziativa con grande determinazione perché essa torni a essere il campo in cui le migliori energie professionali e artistiche vengano convocate e messe alla prova. Vi è necessità di architetti, pittori e scultori, ma anche di musicisti, scenografi, grafici, stilisti di moda, arredatori, esperti in arredo floreale, registi, esperti del suono e della luce, dotati di grandi capacità e opportunamente preparati, che aiutino le chiese a diventare ciò che sono chiamate a essere, "segni e simboli delle realtà celesti". L’arte non è un lusso né una sovrastruttura, coopera potentemente a “rendere accessibile, anzi commovente, il mondo dello Spirito, dell’ineffabile”.
Sussidio dell'Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale

0 comentarios:

Publicar un comentario