Una distinzione molto importante ai fini del nostro
discorso, e non coincidente con quella tra arti liberali e arti meccaniche,
sottolinea la diversità tra arti utili e arti belle[1]. Esse differiscono
perché le une sono rivolte a mezzi pratici (arti utili, appunti), le altre
invece sono finalizzate al bello, hanno la bellezza come fine. L’elemento che
qualifica ciò che noi oggi chiamiamo arte è un particolare rapporto con il
bello. L’arte esprime la bellezza del creato e del Creatore, l’arte riconosce
la bellezza e la ri–produce.
La Igleisa necesita de santos, lo sabemos, y ella necesita también de artistas hábiles y capaces; los unos y los otros, santos y artistas, son testimonio del espíritu que vive en Cristo (Pablo VI Carta a los miembros de la Comisión Diocesana de Arte Sacra. 4 de junio de 1967).
Tomás H. Jerez
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jueves, 12 de enero de 2012
L'ANIMAZIONE NEI DOCUMENTI LITURGICI
7 "L'Èquipe
di animazione liturgica",sebbene non sia menzionata espressamente nella
Costituzione liturgica del Vaticano II è sottintesa ai numeri 11 e 28.
Il documento che
ne parla in modo esplicito è l'Ordinamento Generale del Messale Romano (OGMR)
che, al n. 111, dice: "La preparazione pratica di ogni celebrazione
liturgica si faccia di comune intesa tra tutti coloro che sono interessati
rispettivamente alla parte rituale, pastorale e musicale, sotto la direzione
del rettore della chiesa, e sentito anche il parere dei fedeli per quelle cose
che li riguardano direttamente" (1).