Tomás H. Jerez

miércoles, 11 de abril de 2012

GLI AMBITI DI UNA PASTORALE PER L'ARTE E PER GLI ARTISTI - La testimonianza della carità


Come la storia della Chiesa insegna, i luoghi in cui la carità (che si esprime non solo attraverso le opere di misericordia corporale e spirituale, ma nella vita delle comunità religiose e nelle relazioni tra cristiani) si fa regola di vita sono stati modellati grazie al largo coinvolgimento degli artisti: gli ospedali, le case di accoglienza, le scuole, le università, i monasteri sono stati pensati dai loro fondatori come edifici splendidi, eventualmente poveri, ma sempre molto dignitosi, collocati, per quanto possibile, in posizioni significative. In essi architettura, pittura e scultura sono state considerate una necessità, non un lusso. La dimensione artistica è stata intesa come una componente dell'ospitalità cristiana: nell'ospite, nel pellegrino, nel malato è presente Cristo stesso. L'accoglienza che gli è dovuta esige di manifestarsi in forme di qualità elevata, non inferiori a quelle che la liturgia richiede. La qualità architettonica e artistica, se è vera, riassume ogni altra qualità funzionale. Là dove la carità viene praticata con gioia e il bene viene fatto bene, come ripetono i santi, anche la cura per il bello diventa una scelta naturale.
Anche in questo caso le testimonianze che ci vengono dall'attualità e dalla storia sono numerose. Per la progettazione dello Spedale degli Innocenti - il nuovo orfanotrofio della città - Firenze non ha dubbi, incarica Filippo Brunelleschi, il progettista della cupola di Santa Maria del Fiore: carità e liturgia esigono il meglio dell'architettura. A Roma, l’Oratorio della Vallicella, il cui progetto viene richiesto al Borromini, unisce carità e cultura. D'altra parte, per decorare le celle del convento di San Marco a Firenze l'incarico non può andare che al Beato Angelico: anche la vita comune e la preghiera personale non possono fare a meno dell'arte. Da parte loro, le confraternite, sorte per esercitare le opere di misericordia spirituale e corporale, in tutte le regioni italiane sono state fra le più importanti committenti di artisti famosi. Anche oggi le residenze e i luoghi per il recupero dei tossicodipendenti sono scelti con grande cura, perché il contatto con la bellezza dell'architettura e della natura contribuisce a far ritrovare la dignità a chi l'ha smarrita.
Sussidio dell'Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale

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