Veniamo
ora a precisare meglio alcune iniziative di cui si è parlato in precedenza in modo
generico.
E'
urgente che le Commissioni diocesane, con la collaborazione dei docenti dei rispettivi
seminari, delle Facoltà civili ed ecclesiastiche e di esperti operanti nelle Istituzioni
pubbliche e private, programmino iniziative formative, ponendo molta attenzione
nell'identificare i destinatari, i programmi, le modalità didattiche.
a)
Quanto ai destinatari è il caso di ricordare che essi sono molto diversificati
e vanno interpellati distintamente.
A
questo proposito si possono distinguere tre gruppi di destinatari:
gli
operatori:
-
artisti professionisti,
-
amatori, appassionati, cultori d'arte,
- architetti
e ingegneri civili, tecnici,
-
creatori di moda,
-
designer,
-
artigiani ed esperti vari;
gli
insegnanti e studenti:
-
insegnanti di religione nelle scuole medie,
-
docenti degli Studi teologici, delle Facoltà teologiche, degli Istituti di
scienze religiose,
-
docenti delle scuole di ogni ordine e grado,
-
studenti dei Conservatori, delle Accademie di belle arti e delle Facoltà di
architettura e di lettere;
i
responsabili istituzionali:
-
sacerdoti e responsabili dell'attività pastorale,
-
operatori pastorali (come i gruppi di animazione liturgica parrocchiale).
b) Le
iniziative formative possono assumere le più svariate forme: seminario, ciclo
di lezioni limitato nel tempo, settimana intensiva di studio, corso di
formazione di durata annuale.
c) I
programmi siano definiti nelle linee generali dalla Commissione diocesana, non affidati
totalmente agli esperti esterni e comprendano le questioni tecniche,
collocandole nel contesto ecclesiale, presentato dal punto di vista
istituzionale, teologico, liturgico e storico. Si dovrebbe far sì che tra i
docenti provenienti dalle diverse Istituzioni si crei un clima di scambio e una
conoscenza profonda.
Nei
programmi delle diverse iniziative formative non potranno mancare gli
insegnamenti specifici del Concilio Ecumenico Vaticano II e i recenti documenti
della Conferenza Episcopale Italiana. In generale, inoltre, sarà opportuno
partire dagli interessi più sentiti; ad esempio, pare necessario dare spazio
all'informazione riguardante il significato e i contenuti del prossimo Grande
Giubileo; i programmi dovranno poi allargare l'orizzonte alla conoscenza della
liturgia, della Sacra Scrittura e delle diverse discipline teologiche.
d)
Meritano una particolare attenzione le iniziative formative che hanno come
destinatari i futuri responsabili delle comunità cristiane. A questo scopo si
consiglia di coinvolgere nelle iniziative formative promosse in ciascuna
diocesi i docenti dei seminari. Non si esiti, poi, a prendere contatto con i
responsabili dei seminari per studiare con loro opportune iniziative, come
incontri con artisti, visite guidate, cicli di conferenze, viaggi di studio.
Sussidio
dell'Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza
Episcopale
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