Alcuni
si domandano quali sono gli ambiti di cui le diocesi italiane dispongono per promuovere
la pastorale dell'arte e degli artisti. Fino a qualche anno fa la risposta era limitata
alla liturgia, come se l'unica arte di cui la Chiesa si potesse interessare
fosse l'arte per la liturgia, la cosiddetta “arte sacra”. Da qualche anno
l'attenzione si è estesa ai beni culturali da conservare e da valorizzare.
A
questo proposito occorre chiarire che non vi è momento o aspetto della vita ecclesiale
che si possa considerare a priori estraneo ai "linguaggi" dell'arte.
La Chiesa è per definizione "sposa tutta bella", "regina
rivestita di bellezza dal suo Signore". Essa non può presentarsi sciatta e
disadorna in nessun momento o atto della sua vita: la bellezza, per quanto
sobria, le appartiene, fa parte del suo modo di essere prima che del suo agire.