Ogni opera d’arte, dunque, intrattiene un peculiare
legame con la realtà; tanto più un’arte che voglia essere esplicitamente
religiosa, o, ancor più, sacra, non può prescindere né dal vedere —cadendo in
un simbolismo, questo sì astratto nel senso deteriore del termine—, né dal
pensare —cadendo viceversa nel puro segno materiale, parimenti astratto.
Nell’arte contemporanea, è infatti possibile rintracciare la traccia di due
tradizioni: una che può essere definita “materica”, ovvero che cerca di
rappresentare le stesse realtà trascendenti negandole nella pura immanenza del
segno sulla materia; l’altra, invece, che viceversa cerca di esprimere una sorta
di spiritualità, allontanandosi dalla materia, fino a una sua negazione
apparente, nella ricerca di una, in sé contraddittoria, invedibilità dell’opera
d’arte. Quest’ultima tradizione, per certi versi più forte rispetto alla prima,
conduce l’arte verso un paradosso che la allontana dalla possibilità di
parlare.
La Igleisa necesita de santos, lo sabemos, y ella necesita también de artistas hábiles y capaces; los unos y los otros, santos y artistas, son testimonio del espíritu que vive en Cristo (Pablo VI Carta a los miembros de la Comisión Diocesana de Arte Sacra. 4 de junio de 1967).
Tomás H. Jerez
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viernes, 13 de enero de 2012
CHE COS'È L'ÉQUIPE" DI ANIMAZIONE LITURGICA?
8. È un "Gruppo"
costituito da alcuni cristiani fedeli che assumono ed esplicano, con
responsabile vocazione, un ministero o un servizio nelle celebrazioni della
comunità cristiana. Si distingue per la sua unità e pluralità: alcuni
esercitano i ministeri ordinati di presidenza e diaconia, altri i ministeri
istituiti di accolitato, lettorato o il ministero straordinario della
comunione, altri il servizio di guida, salmista, cantore, organista,
ministrante, addetto all'accoglienza, ecc.