Tomás H. Jerez

miércoles, 25 de enero de 2012

ORGANIZZARE UN GRUPPO LITURGICO – SINTESI

1. E' un gruppo di Servizio e di Animazione.
2. I componenti sono chiamati dal Signore a servire il popolo di Dio, che è popolo sacerdotale. Egli ha dato loro le doti necessarie: l'intelligenza, le capacità, la passione pastorale!
3. Si comincia, poi si chiariranno le idee cammin facendo e autoformandosi, imparando da tutto e da tutti, chiedendo e facendosi aiutare.
4. Fare un elenco dei componenti.
5. Cominciare a suddividere i compiti per coprire gli impegni immediati.



6. Verificare sempre, periodicamente, come vanno le cose.
7. Essere sereni, anche quando non tutto va come si vorrebbe! Non offendersi, se non sempre tutti possono essere sentiti, interpellati, coinvolti. Ricordare Lc 9,46-70.
8. Vivere una vita sacramentale: confessione ogni 15 giorni; partecipazione Eucaristica domenicale e qualche volta in settimana; preghiera quotidiana a partire da un quarto d'ora fino ad arrivare ad un ora e mezza; meditazione - lectio del Lezionario quotidiano; liturgia delle Ore; direzione spirituale per un lavoro su se stessi che aiuti a divenire veri, semplici, positivi, liberi, lieti e generosi e soprattutto aiuti a lavorare per il Regno di Dio con disinteresse, non per farsi vedere, ma solo per rispondere e obbedire al Signore.
9. Il gruppo si raduni almeno una volta al mese.
10. Vi siano due responsabili e uno faccia da segretario. Scriva l'Ordine del giorno, convochi e avvisi tutti, prenda nota di quello che si dice su un quaderno messo a disposizione di tutti. Si abbia in Parrocchia un armadio dove tenere il materiale del gruppo (anche i sussidi per l'animazione).
11. Se le riunioni sono preparate da più persone, sono veloci e fruttuose. Si evitino discussioni fuori argomento.
12. Possibilmente partecipi un presbitero della parrocchia. I componenti potrebbero essere: i catechisti, i Ministri Straordinari dell'Eucarestia, gli animatori delle Messe-di-gruppo, l'incaricato del coro, l'incaricato dei Ministranti, l'incaricato della commissione tecnica, chi si occupa della biancheria, dei fiori, della pulizia della chiesa; il sacrista. Il gruppo è sempre aperto e fa opera di reclutamento vocazionale...nel senso di aprirsi sempre ad altri.
13. Una base buona per il lavoro di gruppo è preparare la riunione stilando, in linea di massima, il calendario delle scadenze del mese successivo o anche di un periodo più lungo dell'Anno Liturgico.
Per esempio: a metà novembre, è bene guardare tutto il tempo della Manifestazione del Signore fino al Battesimo di Gesù.
Ai primi di gennaio: vedere subito il Tempo Ordinario prima della Quaresima.
A metà febbraio, vedere la Quaresima fino alla 2ª domenica di Pasqua. Nella settimana dopo Pasqua riunirsi, fare sempre la verifica, vedere tutto il Tempo di Pasqua fino a Pentecoste con le Prime Comunioni e Cresime e il mese di maggio.
A metà maggio o all'inizio di giugno dare uno sguardo all'estate; a metà settembre preparare l'inizio dell'Anno Pastorale e l'animazione del mese di ottobre.
Assicurare l'animazione a tutte le Messe parrocchiali tramite la presenza di un coordinatore per ciascuna, meglio se sono due, così si possono anche dare il cambio. Compito di questo coordinatore è preparare, prevedere e far fare ad altri....scomparendo, ma seguendo tutto!
14. Gli incontri prevedono sempre un momento non affrettato di preghiera. Buona cosa invocare lo Spirito Santo, leggere un brano breve della Scrittura, pregare in maniera libera su quel testo e pregare gli uni per gli altri, soprattutto chiedere la purezza di cuore e di intenzione, magari domandando perdono al Signore. Purificati e pacificati si sarà disponibili a tutto e veloci.
15. L'esperto in liturgia o liturgista può aiutare in qualche momento dell'anno, ma poi ci si può autoformare con la lettura degli stessi libri liturgici e di qualche sussidio. Se uno per un certo tempo fa sempre la stessa cosa ne diventa esperto, poi si ruota.
16. Ricordare sempre che celebrare bene è la più alta forma di evangelizzazione e di carità.
17. Ci si abboni a qualche rivista e sussidio, e si provveda che in Parrocchia ci siano almeno alcuni testi fondamentali come: Messalini, Libri per le Ore, raccolta di Documenti, il Dizionario di Liturgia, il Calendario Liturgico.
I Ministeri istituiti
1- Il Lettore della Divina Parola
"Figli carissimi, Dio nostro Padre ha rivelato il mistero della nostra salvezza e lo ha portato a compimento per mezzo del suo Figlio Gesù Cristo fatto uomo, il quale, dopo averci detto e dato tutto, ha trasmesso alla sua Chiesa il compito di annunciare il Vangelo a ogni creatura.
E ora voi diventando lettori, cioè annunciatori della parola di Dio, siete chiamati a collaborare a questo impegno primario nella Chiesa e perciò sarete investiti di un particolare ufficio, che vi mette a servizio della fede, la quale ha la sua radice e il suo fondamento nella parola di Dio.
Proclamerete la parola di Dio nell'assemblea liturgica; educherete alla fede i fanciulli e gli adulti e li guiderete a ricevere degnamente i Sacramenti; porterete l'annunzio missionario del Vangelo di salvezza agli uomini che ancora non lo conoscono.
Attraverso questa via e con la vostra collaborazione molti potranno giungere alla conoscenza del Padre e del suo Figlio Gesù Cristo, che egli ha mandato, e così otterranno la vita eterna.
E' quindi necessario che, mentre annunziate agli altri la parola di Dio, sappiate accoglierla in voi stessi con piena docilità allo Spirito Santo; meditatela ogni giorno per acquistarne una conoscenza sempre più viva e penetrante, ma soprattutto rendete testimonianza con la vostra vita al nostro Salvatore Gesù Cristo" (dall'Omelia rituale per l'Istituzione dei Lettori - Pontificale Romano, 11)
In particolare:
- La Santa Iniziazione cristiana e in particolare la Cresima abilita il cristiano alla lettura e proclamazione della Parola di Dio, il Lettore istituito anche in forza della chiamata al ministero e del relativo mandato.
- Il Lettore è uno che si fa esperto ed ama la Parola di Dio, è l'evangelizzatore, il catechista qualificato, il testimone.
- Ci sono nella Comunità anche i lettori "di fatto", cioè coloro che, senza averne l'istituzione, leggono per i fratelli le letture liturgiche.
- Sia i lettori istituiti che quelli di fatto, sono tenuti a conoscere le Sacre Scritture e familiarizzare con esse, soprattutto attraverso la lectio divina e la conoscenza del Lezionario.
- E' necessario che nella Comunità vi sia un Gruppo di Lettori, anche non istituiti, sempre aperto, formato da uomini e donne che si specializzano in questo "servizio", che curano la propria formazione e preparano altri.
- Due o tre persone possono coordinare il Gruppo e badare che ad ogni Liturgia vi siano Lettori preparati.
- Colui o colei che leggerà una lettura nella Messa non dovrebbe mai essere chiamato o invitato all'ultimo momento cioè senza che si sia preparato per tempo.
- Chi dovrà leggere per i fratelli nella liturgia, si procura per tempo il testo, meglio se la fotocopia della pagina del Lezionario; non solo la leggerà più volte ma cercherà di comprenderne il senso, leggerà ad alta voce e si farà ascoltare per correggere gli eventuali errori di pronuncia o cadenza, il ritmo e il tono di voce…
- Arriverà in chiesa almeno 15 minuti prima della celebrazione per controllare la pagina del Lezionario all'Ambone e il microfono; prenderà posto nel luogo stabilito o dove gli sarà più semplice raggiungere l'Ambone insieme agli altri Lettori e l'eventuale cantore del Salmo responsoriale (Salmista).
- Leggerà dal Libro liturgico e non da un foglietto volante, per rispetto alla Parola di Dio, all'azione liturgica e all'Assemblea.
- Non dirà: Prima Lettura…Seconda Lettura…. Ma inizierà, con calma, annunciando il Libro da cui è tratta la Lettura.
- Al termine dirà, come è scritto, Parola di Dio! e non è Parola di Dio!
- Se ci sono nel brano da leggere parole o nomi difficili, si informerà sulla corretta pronuncia.
- Il Lettore non legge per sé ma per i fratelli, anche quelli infondo alle chiese e pertanto deve esercitarsi perché nessuna Parola cada a vuoto o non sia intesa, a questo scopo dovrà sempre verificare il corretto funzionamento dei microfoni come pure la distanza da essi relativa al proprio timbro e forza di voce.
- La lettura non può essere troppo lenta ma neppure troppo veloce.
- Il lettore, se istituito può usare la veste liturgica, l'alba, con o senza cingolo e amitto; se laico, laica, sarà vestito con semplicità e decoro in maniera da non attirare mai l'attenzione su di sé distraendo dalla Parola; è cosa buona non avere scarpe tanto rumorose, il camminare nella liturgia è un incedere calmo e rispettoso.
2 - L'Accolito e il suo Ministero di carità
"Figli carissimi, scelti per esercitare il servizio di accoliti, voi parteciperete in modo particolare al ministero della Chiesa. Essa infatti ha il vertice e la fonte della sua vita nell'Eucaristia, mediante la quale si edifica e cresce come popolo di Dio.
A voi è affidato il compito di aiutare i presbiteri e i diaconi nello svolgimento delle loro funzioni, e come ministri straordinari potrete distribuire l'Eucaristia a tutti i fedeli, anche infermi.
Questo ministero vi impegni a vivere sempre più intensamente il sacrificio del Signore e a conformarvi sempre più il vostro essere e il vostro operare. Cercate di comprenderne il profondo significato per offrirvi ogni giorno in Cristo come sacrifico spirituale gradito a Dio.
Non dimenticate che, per il fatto di partecipare coni vostri fratelli all'unico pane, formate con essi un unico corpo.
Amate di amore sincero il corpo mistico del Cristo, che è il popolo di Dio, soprattutto i poveri e gli infermi. Attuerete così il comandamento nuovo che Gesù diede agli Apostoli nell'ultima cena: Amatevi l'un l'altro, come io ho amato voi" (Dall'Omelia Rituale dell'Istituzione degli Accoliti - Pontificale Romano, 39).
In particolare:
L'Accolito è l'Amico di Gesù: egli è il "servo" dell'Eucaristia che:
- Ama intrattenersi con Gesù nell'Adorazione eucaristica.
- Nella sua carità, intercede per tutti in particolare per la sua Comunità parrocchiale.
- Ama partecipare alla Messa nel Giorno del Signore e, quando può, anche ogni giorno.
- Si prende cura dell'Altare del Signore, della Mensa divina del Banchetto Eucaristico e sacrificale; è attento che essa sia bella con tovaglie pulite, ceri e ornato sempre in ordine.
- L'Altare risplende di santità e bellezza, esso è ricoperto da una tovaglia più grande e bella e da un copri tovaglia che può essere cambiato più spesso e all'occorrenza.
- L'Accolito ha cura attenta del Tabernacolo o Custodia eucaristica: ne custodisce con diligenza la chiave, leva l'eventuale polvere, ogni tanto controlla che il corporale all'interno sia pulito ed in ordine.
- Sa che deve ardere accanto al Tabernacolo una lampada perenne ad olio o cera, non elettrica, perché si consumi per onorare il Signore ed indicarne la Presenza; a questo scopo vi può essere anche una luce particolare o un segno ed i fiori che indichino il luogo pasquale della Custodia ed attirino i fedeli alla preghiera e all'adorazione.
- L'Accolito ha in custodia i vasi sacri, in particolare il calice e la patena; nel ritirarli dopo la celebrazione, li asterge convenientemente con acqua e li asciuga con cura con apposito asciugatoio.
- Per la celebrazione della S. Messa l'accolito sa che l'altare non si prepara prima ma al momento previsto, cioè dopo la preghiera dei fedeli e prima della presentazione del pane e del vino da parte dei fedeli.
- All'inizio della Messa sull'altare trovano posto, L'Evangeliario, il messale, se non è alla sede e, se non sono posti accanto, i candelieri e gli eventuali discreti e nobili fiori.
- All'abaco o credenza l'Accolito prepara il calice con il purificatoio sempre pulito, la patena con l'ostia grande del sacerdote coperta dalla palla, e il corporale.
- Per la lavanda delle mani del Sacerdote una brocca con relativo piatto e il manutergio (ricordare che il purificatoio è un lino di cm 40x30 circa, con una croce al centro e che è piegato a soffietto per comodità del sacerdote; il manutergio è un piccolo asciugatoio senza croce; il corporale è un quadrato di 50x50 circa con una o due croci, inamidato; si stende, con la parte interna verso l'alto, come tovaglia sulla tovaglia, per deporvi il calice e la pisside; si ricordi che anche la pisside con le ostie consacrate, presa eventualmente dal Tabernacolo per la Comunione, va deposta su di esso; se ne prepari, se necessario, uno più grande).
- Per il Santo sacrificio l'accolito prepara: il Lezionario all'ambone, se non lo fa il Lettore; controlla che il libro sia aperto sulla pagina giusta e per questo consulta il Calendario liturgico in Sacrestia. Non è lecito leggere sui foglietti poiché c'è il Libro liturgico apposito.
- Predispone il necessario e sufficiente da consacrare ad ogni Messa; nel tabernacolo non c'è la riserva per tutta la settimana ma solo un po' di particole per i malati, per il Santo Viatico e per le necessità dei fedeli; l'Eucaristia così custodita è adorata nella preghiera personale dei fedeli.
- Il vino viene preparato in una brocca o bottiglia preziosa o anche nelle solite ampolline che però mortificano assai il "segno grande" riducendolo a ben povera cosa.
- L'acqua per il calice sarà posta in una brocchetta altrettanto preziosa che non sarà usata mai per la lavanda delle mani: è acqua che significa. E' altra cosa.
- Il pane e il vino siano custoditi con cura in sacrestia e siano sempre freschi e buoni.
- L'Accolito per il suo Ministero liturgico indossa l'alba, camice bianco, sostenuto , con o senza cingolo e amitto a seconda dell'opportunità; egli ha cura che sia sempre pulita ed in ordine, la indossa con semplicità ed eleganza.
- Per il suo servizio, al suo turno, arriva per tempo in chiesa, almeno 30 minuti prima, per disporre tutto con calma e cura. Prende le eventuali particolari disposizioni e si accorda, preventivamente, con gli altri Accoliti su ciò che riguarda la celebrazione.
- Non "rovista" con facilità nel Tabernacolo, né conta le ostie consacrate; se proprio è necessario lo fa dopo aver indossato l'alba con discrezione e sveltezza. Non mette con facilità le mani sull'Eucaristia, preferendo essere di aiuto al Diacono e al Sacerdote.
- Nei riti di ingresso, va all'altare dopo essersi lavate le mani con cura.
- Precede il Sacerdote e guida gli eventuali piccoli ministranti istruendoli; insieme attendono il celebrante e gli fanno ala dinanzi all'altare e con lui genuflettono o si inchinano profondamente (quando portano la croce, candelieri, evangeliario ecc non fanno genuflessione né si inchinano). Il sacerdote e il Diacono salutano l'altare con un bacio mentre Accoliti e Ministranti prendono posto.
- Stando all'Altare, l'Accolito svolge solo e tutto il suo compito di servizio, perciò non legge le letture né le preghiere dei fedeli.
- Non si muove anticipando azioni successive durante le lettura o l'omelia del celebrante ma da esempio di ascolto attento e rispettoso, senza distrarre nessuno. L'eventuali disordine è bene che sia sistemato al termine della liturgia. Si ricordi che nella Liturgia ogni cosa ha il suo tempo, in successione.
- Durante la celebrazione non si allontana dall'altare né scompare dietro l'altare se non per grave mancanza o necessità.
- Come Ministro straordinario aiuta a distribuire la comunione ai fedeli.
- Aiuta il Diacono o il Sacerdote a purificare i vasi sacri badando che si consumi sempre all'altare l'Eucaristia rimasta o che si disponga sull'altare nella pisside da custodire nel tabernacolo poi rechi i vasi per la purificazione alla credenza; non si purifichi possibilmente sul Santo Altare dove è stata offerta la Santa Oblazione. La purificazione può avvenire subito o anche immediatamente dopo la Messa. Si ritirano i vasi con cura, come detto sopra.
- L'accolito che ha a cura del Corpo Eucaristico del Signore Gesù è colui ce ha anche cura del Corpo del Signore che sono i fedeli, in particolare i poveri e i bisognosi che egli visita spesso recando la Parola, l'Eucaristia e il servizio della sua carità.
- Egli è il Ministro della carità e della preghiera.
- La Sacra Scrittura, la Liturgia delle Ore, il Messalino sono i libri della sua fede e della sua preghiera
- Il sacramento della Penitenza il più frequentemente possibile (ogni 15 giorni) e una vita di carità in famiglia e sul lavoro, lo renderanno sereno, ordinato, pacificato, capace di essere benedizioni per tutti coloro che incontra nel suo servizio di Chiesa.
Il Ministero dell'Accolitato è dato nella nostra Diocesi per…. (alcuni anni) o in maniera permanente; qualora uno fosse impedito, per anzianità o malattia, potrà sempre essere prezioso con il servizio della preghiera e l'offerta della propria vita. Il Signore non permetta poi che alcuno si renda indegno di questo Ministero; il parroco e il vescovo possono sempre revocare il dono e la chiamata a questo servizio se nel frattempo l'accolito non vive una vita cristiana coerente e moralmente secondo il Vangelo.
Gli Accoliti sono un dono di Dio che rende bella la Comunità, siano benedetti per il loro servizio umile e prezioso e per la loro generosità. Tutti pregano per loro: Padre clementissimo, che per mezzo del tuo unico Figlio, hai messo l'Eucaristia nelle mani della Chiesa, benedici + questi tuoi figli eletti al ministero di accoliti. Fa' che, assidui nel servizio dell'altare, distribuiscano fedelmente il pane della vita ai loro fratelli e crescano continuamente nella fede e nella carità per l'edificazione del tuo Regno.
Sr M Cristina Cruciani pddm
Conferenza episcopale Abruzzese e Molisana
Convegno liturgico Regionale
24 settembre 2011 - Lanciano

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