Tomás H. Jerez

jueves, 29 de diciembre de 2011

ABSIDE DI SAN GIOVANNI LATERANO

La Croce, coefficiente costantiniano d'importanza nel mosaico absidale, posta sotto Vimago clypeata, d'oro e di pietre preziose (Crux gemmata), è trasformata in Crux triumphalis che, piantata sul monte, irrora il mondo con quattro fiumi, il Gion, il Fison, il Tigris e l'Eufratis i quali -presenti per la prima volta nell'arte- raffigurano, secondo san Paolino da Nola (epistola 32), i quattro evangeli. Il contorno di cervi e di agnelli che si abbeverano invita, secondo il salmista, a ricevere il battesimo sull'esempio del Salvatore che si fa battezzare nel Giordano, come raffigurato nel medaglioncino posto al centro della Croce. Il fiume Giordano, in memoria del battesimo del Cristo, vivacizzato da scene marittime dell'arte classica, che si rinviene in monumenti sacri d'epoca costantiniana, conclude la decorazione absidale. La teofania del Giordano, espressa dalla mano (dextera Patris, dextera Dei) - sostituita nel rifacimento di Leone XIII da un cherubino- dall'icona del Figlio e dalla colomba che manda i raggi, lo Spirito Santo, risplende sulla Croce e sul Battesimo, che dagli antichi autori è detto sacramentum Crucis.